Cessione dipendenti pubblici

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Rivolto ai dipendenti pubblici, il prestito Cessione del Quinto viene rimborsato tramite l’ente che paga lo stipendio. Attraverso questa tipologia di prestiti è possibile richiedere importi anche elevati, senza dover necessariamente specificare la finalità di impiego.

Le caratteristiche di un finanziamento per dipendenti pubblici

la Cessione del Quinto è una formula di finanziamento introdotta con il D.P.R 28 luglio 1950 n. 895: l’estinzione del prestito avviene mediante cessione di quote dello stipendio, fino al quinto dell’ammontare dell’emolumento, al netto di ritenute. Questo significa che la rata del prestito non può superare il 20% dello stipendio e che il rimborso può essere gestito direttamente dal datore di lavoro, tramite trattenuta in busta paga. Il rimborso da 24 fino a 120 mesi avviene direttamente in busta paga, fino a un 1/5 dello stipendio netto.

I Vantaggi della Cessione

La cessione del quinto è una formula accessibile a tutti i dipendenti con un rapporto di lavoro continuativo. Il finanziamento si ottiene con firma singola, senza necessità di garanti. Viene generalmente concesso anche se sono presenti altri finanziamenti in corso, oppure se in precedenza si sono verificati disguidi finanziari. I vantaggi:

  • TRASPARENTETasso fisso e Rata costante per tutta la durata del finanziamento;
  • COMODO – Trattenute dirette in busta paga;
  • SICURO – Il prestito include polizza rischio vita e perdita impiego;
  • PERSONALE – Per ottenere il finanziamento non occorre motivare la richiesta ed è a firma singola;
  • ELASTICO Anche in presenza di disguidi o ritardi di pagamento.

Chi può richiedere la cessione per dipendenti pubblici

I finanziamenti per dipendenti pubblici possono essere richiesti da lavoratori dipendenti pubblici che rispondono ai seguenti requisiti:

  • Età minima 18
  • Residenza in Italia
  • Assunzione a tempo indeterminato

Documenti necessari per ottenere la Cessione del Quinto

  • Documento di identità e codice fiscale
  • Ultime 2 buste paga,
  • Certificazione Unica (CUD);
  • certificato di stipendio (quest’ultimo rilasciato dal Datore di Lavoro).

Detti documenti sono necessari anche ai fini della formulazione del documento denominato ”Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori” Nel corso dell’Istruttoria potrà essere richiesta dall’istituto mutuante ulteriore documentazione ritenuta necessaria

Estinzione anticipata

L’estinzione del prestito per rinnovo con una nuova operazione di cessione del quinto non può essere effettuata prima che siano scaduti i due quinti della durata originaria del prestito

Esempio: se viene effettuata una cessione dello stipendio per 120 mesi il rinnovo dell’operazione non può avvenire prima della scadenza di 48 rate, pari ai due quinti di 120 mesi

Il rinnovo comporta la concessione di un nuovo prestito la cui approvazione rimane in ogni caso rimessa all’attività istruttoria insindacabile della Banca

Le garanzie previste (le polizze)

Sono previste per legge le seguenti garanzie:

  • la costituzione di un vincolo a favore della Banca sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dell’articolo 2120 del codice civile e indennità similari) maturato e maturando dal Cliente presso il proprio Datore di Lavoro o Fondo Pensione. Il TFR è destinato a garantire il rimborso del prestito in caso di cessazione, qualunque sia la causa, nel corso del periodo di ammortamento del prestito, del rapporto di lavoro tra Cliente e il Datore di Lavoro. In forza del suddetto vincolo il Cliente non può avvalersi per tutta la durata del prestito del diritto di cui all’articolo 2120 comma 6° del codice civile (anticipazioni del TFR) se non per la quota eccedente l’importo del debito residuo del prestito;
  • la stipula di due polizze assicurative di cui una a copertura del Rischio Vita e un’altra, ad integrazione dell’eventuale TFR, a copertura del Rischio Impiego del Cliente.

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